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Conferenza stampa 19/12/22: i giochi sono ancora aperti

19 Dicembre 2022

Alla vigilia del dibattito in Consiglio Comunale per l’adozione della Variante che inserirebbe il tracciato dell’infrastruttura per il tratto Barcola – Bovedo – Opicina, ritenevamo necessario evidenziare alla cittadinanza che lo stato del procedimento atto a consentire la realizzazione dell’opera è tuttora incompleto. A fronte di dichiarazioni continue da parte dell’Amministrazione con le quali si...

Alla vigilia del dibattito in Consiglio Comunale per l’adozione della Variante che inserirebbe il tracciato dell’infrastruttura per il tratto Barcola – Bovedo – Opicina, ritenevamo necessario evidenziare alla cittadinanza che lo stato del procedimento atto a consentire la realizzazione dell’opera è tuttora incompleto. A fronte di dichiarazioni continue da parte dell’Amministrazione con le quali si cerca di far credere che nessun ostacolo si frappone alla realizzazione della Cabinovia, sottolineiamo la mancanza di analisi dettagliate sullo dal punto di vista geologico e ambientale e soprattutto, in base al pronunciamento della Soprintendenza, rispetto il parere del Ministero dell’Ambiente che riguarda il divieto di costruzione degli impianti a fune in zone di Natura 2000.

Segnaliamo e contestiamo alcune affermazioni ricomprese nell’elaborato “Rapporto Ambientale”, facente parte di quelli che costituiscono la Variante, che portano a conclusioni non fondate in quanto non supportate da sufficienti analisi scientifiche. Le deroghe alla norma di divieto di costruzione di impianti a fune in zona Natura 2000 sono possibili solo in caso di benefici la salute o per l’ambiente, abbiamo quindi fatto uno studio sul ciclo di vita dell’impianto, considerando il calo del traffico che il Comune afferma si avverrebbe (numeri sui quali per altro nutriamo forti dubbi), e considerando anche l’impronta ambientale dovuta al taglio degli alberi, al consumo energetico dell’impianto, alla sua costruzione a allo smantellamento. Dai risultati ottenuti è evidente che il bilancio di emissioni di CO2, anche nella più ottimistica delle ipotesi, è in pareggio o addirittura negativo. Questo significa che verrebbe emessa più CO2 di quanta verrebbe risparmiata, e quindi non si può derogare alla Norma sul divieto di costruzione di impianti a fune.

Abbiamo appreso dalla stampa che la Giunta comunale ha approvato il Progetto di fattibilità tecnica ed economica (PTFE). Ci riserviamo di esprimerci in merito dopo aver avuto la possibilità di studiare la documentazione, perché riteniamo, per come è stato gestito il procedimento e in particolare la Conferenza dei Servizi,  sussistano fondate ragioni per intraprendere azioni volte a contrastare il prosieguo del progetto. Non trova fondamento il fatto che il PFTE possa essere messo in gara entro la fine dell’anno poiché lo stesso non ha ancora acquisito la conformità urbanistica, requisito necessario e indispensabile per proseguire nell’iter di approvazione e altresì i procedimenti per la VAS e la VINCA non sono conclusi, determinanti entrambi per definire le compatibilità e incompatibilità ambientali.

Per quanto riguarda i pareri degli enti competenti, necessari ai sensi della legge regionale per l’approvazione della Variante n.12 che andrà in Consiglio comunale mercoledì 21, i documenti inviati dalla Direzione centrale Difesa dell’Ambiente e dalla Soprintendenza demandano ancora a fasi progettuali successive, mentre la Direzione regionale delle Infrastrutture e della Mobilità non esprime di fatto un parere ma una presa d’atto. Non essendo concluso il procedimento di VAS e VINCA, ad oggi permane il divieto di realizzare impianti in siti di Natura 2000. Quindi la domanda che ci si pone è se sussistano i presupposti per adottare la Variante in conformità ai disposti della Legge Regionale. Per noi la risposta è no e per queste ragioni la mobilitazione prosegue e si agirà in tutte le sedi opportune.

Qui si possono scaricare le slide mostrate alla conferenza stampa in formati pdf

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