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Le osservazioni sul progetto degli Enti competenti

7 Novembre 2022

L’Amministrazione comunale e/o gli uffici si ostinano a proporre un progetto che non recepisce le osservazioni e le richieste formulate da tempo dagli Enti che hanno competenza nelle normative di legge che il progetto della Cabinovia deve rispettare. La Soprintendenza ha richiesto in diverse occasioni di poter prendere visione in modo esaustivo, attraverso appropriata documentazione,...

L’Amministrazione comunale e/o gli uffici si ostinano a proporre un progetto che non recepisce le osservazioni e le richieste formulate da tempo dagli Enti che hanno competenza nelle normative di legge che il progetto della Cabinovia deve rispettare.

La Soprintendenza ha richiesto in diverse occasioni di poter prendere visione in modo esaustivo, attraverso appropriata documentazione, di come la Cabinovia impatterebbe il territorio. Il motivo di tale richiesta sta nel fatto che il comprensorio del Porto Vecchio e il bosco Bovedo sono ambiti vincolati sia dal un punto di vista paesaggistiche che ambientale e il faro della Vittoria è un monumento nazionale, quindi tutti tutelati da interventi che possono compromettere la loro integrità e stravolgere la percezione non solo visiva. Inoltre, non essendo il Piano Regolatore del Comune di Trieste adeguato al Piano Paesaggistico Regionale, a maggior ragione si deve procedere con adeguate analisi che consentano di individuare i punti di conflitto, i rimedi da adottare (se possibile)  per mitigare gli impatti. Elementi che il Comune fino ad oggi non ha fornito e continua a rimandare a fasi progettuali successive, ma che Soprintendenza invece chiede vengano predisposte adesso per potere esprimere un parere fondato sulla Variante e sul Progetto.

La Regione, attraverso le sue Direzioni e Servizi competenti, ha espresso già in occasione della Variante n.6 su Porto Vecchio, una serie di raccomandazioni e osservazioni puntuali che non hanno trovato riscontro adeguato da parte del Comune. Pure sulle proposte di Variante per inserire la cabinovia nel PRGC, il progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica e la Valutazione Ambientale Strategica, le osservazioni ora formulate hanno tale rilevanza da meritare l’attenzione pubblica, per le conseguenze che comportano, attraverso la necessaria trasparenza, procedura che il Comune continua a negare a tutto ciò che concerne i procedimenti amministrativi sopra richiamati.

In particolare rispetto quanto richiamato e osservato dagli uffici regionali si evidenzia:

1) Viabilità

“[…] lo Studio presentato (dal Comune) per la Variante al Piano Regolatore Generale Comunale Accesso Nord mobilità sistematica e turistica […] viene descritto come non significativo l’impatto sulla rete di primo livello (cap. 5.2) poiché il decremento nell’ora di punta, calcolato in 450 veh, viene ripartito tra diverse origini destinazioni e solo sulla penetrazione costituita dalla SR 58 si avrebbe una diminuzione del 10% “.

2 ) Trasporto Pubblico Locale

“[…] in tutta la relazione (del Comune) si afferma che la Cabinovia è parte integrante del Trasporto Pubblico Locale […] Riguardo a ciò si ritiene di evidenziare che la qualificazione della Cabinovia “..quale parte integrante della rete di Trasporto Pubblico Locale (TPL) di Trieste” formulata dal Comune, non trova riscontro oggettivo né nell’iter seguito dallo stesso Comune per la definizione del progetto e la sua proposizione a finanziamento statale, né nel contesto normativo di riferimento (la legge regionale di settore n.23/2007), dall’esame dei quali risulta chiaro che la Cabinovia non può che qualificarsi allo stato come servizio aggiuntivo di TPL, realizzato dal Comune, al quale fanno carico anche i conseguenti oneri di gestione“.

 

È  importante ricordare che il progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica al momento non ha la conformità urbanistica, in quanto non è inserito per la parte Bovedo – Opicina nel Piano Regolatore Comunale, requisito che costituisce pre-condizione per l’esame e successiva approvazione del progetto.

Il progetto risulta pure carente e contraddittorio su come impatteranno le attività di cantiere per la costruzione delle fondamenta e dei basamenti su cui poggeranno i piloni della cabinovia, e le piste di servizio per l’accesso ai siti interessati in Bosco Bovedo.

Queste sono solo una parte delle osservazioni pervenute agli uffici comunali da parte dei soggetti coinvolti in questa fase, ma riteniamo che per le loro conseguenze siano da porre all’attenzione e al
dibattito della cittadinanza, che deve essere messa in grado di poter decidere su aspetti così rilevanti per il suo futuro. Conseguenze sui tempi dei procedimenti, sui contenuti del Progetto e la predisposizione e adozione della Variante sugli impatti che l’ambiente potrebbe subire, ancora non determinati puntualmente, sui costi che verranno scaricati sulla collettività per la gestione dell’impianto – elementi che non sono mai stati comunicati alla cittadinanza.

È doveroso ricordare che il tempo a disposizione per arrivare alla conclusione dei procedimenti si sta riducendo, con l’ipotesi sempre più probabile di perdita del finanziamento. Da quanto sopra evidenziato, accertabile nei contenuti della documentazione inviata nel corso del tempo all’Amministrazione comunale dal Soggetti Pubblici aventi titolo, nonché dal nostro Comitato (qui il documento tecnico e l’ aggiornamento presentati), si può evincere in modo chiaro di chi sarà la responsabilità nell’aver ignorato gli appelli di tutti coloro che hanno a cuore il divenire sostenibile del territorio e il rispetto delle leggi e normative vigenti.

 

Scarica qui l’integrazione al documento tecnico

Qui il dossier tecnico completo

 

Foto di copertina di Tommaso Vaccarezza

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