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Ovovia: il fronte del NO non si arrende

25 Maggio 2022

Dopo la bocciatura del quesito referendario si apre una nuova fase: informazione, manifestazioni pubbliche e appello al Ministero Dopo la bocciatura del quesito il Comitato per il referendum NO ovovia non si arrende e si apre invece a una nuova fase di iniziative per offrire un’informazione corretta e trasparente alla cittadinanza in merito ai numerosi...

Dopo la bocciatura del quesito referendario si apre una nuova fase: informazione, manifestazioni pubbliche e appello al Ministero

Dopo la bocciatura del quesito il Comitato per il referendum NO ovovia non si arrende e si apre invece a una nuova fase di iniziative per offrire un’informazione corretta e trasparente alla cittadinanza in merito ai numerosi e irreparabili punti di debolezza del progetto. Il responso della Commissione dei garanti non influisce sulla determinazione del comitato a contestare la realizzazione della Cabinovia e il progetto che è in corso di stesura, determinazione che anzi viene rilanciata continuando a sollevare la questione a livello nazionale. Sono in attesa di discussione, infatti, due interrogazioni parlamentari presentate da Muroni e De Carlo nella Commissione Trasporti.

Verrà mantenuto e ampliato l’impegno nell’informare in modo corretto e trasparente la popolazione sul progetto. A partire dagli aumentati costi e dall’utilizzo prevalentemente turistico prospettato lunedì 9 maggio nella seduta di Commissione consiliare. La stazione a monte, infatti, non sarà a Campo Romano come  precedentemente indicato, ma il quadrivio di Opicina, comportando un aggravio dei disagi per i residenti in prossimità della stazione e del parcheggio, e un incremento dei costi di realizzazione. Inoltre, il Comitato Scientifico ha sviluppato dei rendering, che sono stati inclusi nel documento tecnico già presentato e in continuo aggiornamento. Dalla simulazione predisposta per evidenziare il percorso della cabinovia in zona Barcola Bovedo – Campo Romano e del relativo esbosco, si nota quanto la realizzazione della Cabinovia inciderebbe sul territorio, arrecando danni irreparabili al paesaggio e all’ambiente. Inoltre, visto che una parte consistente del percorso è sottostante a Monte Radio, il millantato panorama che i turisti godrebbero utilizzandola si ridurrebbe a ben poca cosa in confronto a quanto offre invece il percorso del tram, che permette di spaziare visivamente sia sulla città che sull’intero Golfo oltre a valorizzare l’identità storica del territorio.

“L’impegno da prendere nei confronti di tutti coloro che hanno appoggiato in questi mesi il Comitato è quello di onorare la fiducia accordata – dichiara il Coordinatore del Comitato William Starc – e portarlo a termine affinché le risorse finanziarie a disposizione per la realizzazione della Cabinovia non vengano utilizzate per un’opera che non ha nessuna finalità di trasporto pubblico di massa, ma solo turistica, come ammesso dall’Amministrazione stessa nelle ultime prese di posizione, e arreca danni irreparabili all’ambiente, al paesaggio e al bilancio comunale. Per questo ci stiamo mobilitando per organizzare, insieme a tutte le 33 realtà che hanno aderito in questi mesi alla campagna, una serie di iniziative sul territorio per continuare a comunicare e spiegare l’inutilità e insostenibilità della Cabinovia e sostenere la concreta considerazione da parte dell’amministrazione di valide alternative per il trasporto pubblico di massa“.

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