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Dove, quando e come si firma per il referendum?

31 Gennaio 2022

In moltissimi ci stanno chiedendo “dove posso firmare contro l’ovovia?” Vi spieghiamo i passi che dobbiamo fare per arrivare al referendum.

In moltissimi ci stanno chiedendo “dove posso firmare contro l’ovovia?

La raccolta firme parte venerdì 18 febbraio in diverse sedi delle associazioni aderenti, tra cui:

  • Piazza Puecher 9/b (17-20)
  • elenco in aggiornamento

Sabato 19 dalle ore 10 alle ore 16 saranno invece allestiti banchetti in:

  • Piazza della Borsa,
  • Opicina (presso il Tabor, via del Ricreatorio 1)
  • In caso di meteo favorevole, alla fontana della pineta di Barcola

 

Si ricorda che per firmare è necessario essere residenti nel Comune di Trieste e presentarsi con un documento di identità. 

 

Vi spieghiamo i passi che dobbiamo fare per arrivare al referendum.

 

Per indire il referendum ci sono dei passaggi obbligatori che dobbiamo fare:

  1. GENNAIO: Costituire il comitato referendario (fatto, qui l’articolo)
  2. FEBBRAIO: Raccogliere 500 firme autenticate con il quesito referendario e presentarle alla commissione dei Garanti. In queste ore stiamo predisponendo i moduli che andranno vidimati dal Segretario comunale. Questa prima raccolta delle 500 firme comincerà quindi a inizio febbraio. Consegnate le 500 firme dovremo aspettare la pronuncia sull’ammissibilità del quesito referendario della commissione dei garanti*.
  3. MARZO-APRILE-MAGGIO: Raccogliere 12000 firme autenticate. Appena avuto l’ok dalla commissione dei garanti avremo 3 mesi di tempo (probabilmente da marzo a giugno) per raccogliere un numero di firme non inferiore al 6% dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Trieste quindi almeno 12.000 firme. Una volta raccolte e depositate le firme, il Comune, verificato che tutte le procedure sono state corrette, dovrà organizzare il referendum.

 

Come si firma?

Le firme verranno raccolte a dei banchetti che organizzeremo su tutto il territorio. Arrivare alle prime 500 non sarà difficile, mentre per raccogliere le 12.000 che serviranno dopo marzo avremo bisogno del supporto di tutti i comitati, associazioni e cittadini. I nostri autenticatori saranno disponibili a organizzare banchetti ovunque richiesto e fare anche una raccolta “porta a porta” ove ci siano specifici problemi a raggiungere le persone che vogliano supportare la campagna.

 

Perché non online? 

Le firme devono essere autenticate per essere legalmente valide. Esiste già una petizione online che tuttavia non ha alcun valore dal punto di vista legale per indire il Referendum.

Il Governo italiano dovrebbe in questi mesi lanciare una piattaforma di raccolta firme autenticate online. Se questo dovesse avvenire in tempo per la raccolta firme per il Referendum vi informeremo su come si firma online.

 

Ma io ho già firmato su Change…

Ti ringraziamo per il sostegno alla causa, tuttavia quella firma ha avuto solo un valore di “pressione dell’opinione pubblica”. Adesso sono necessarie delle firme autenticate. Quindi, anche se hai già firmato su Change puoi comunque sostenere la campagna referendaria aderendo all’appello e firmare sia quando raccoglieremo le 500 firme (febbraio) sia quando raccoglieremo le 12.000 firme (verso marzo).

 

Questi in sintesi i passi che dovremo fare insieme per fermare l’assurdo progetto dell’ovovia

Nel frattempo è importante far crescere la mobilitazione.

 

Trieste non ha bisogno dell’ovovia, FERMIAMOLA INSIEME!

 

Qui potete aderire al comitato

Qui trovate i 10 motivi per non realizzare l’ovovia

 

Volete contattarci? Scriveteci a info@noovovia.it o su Messenger!

 

* Il regolamento comunale (articolo 6) prevede che l’ammissibilità del quesito referendario venga verificata da una commissione di cinque garanti composta da: un magistrato designato dal Presidente del Tribunale; un docente di materie giuridiche designato dal Rettore dell’Università degli Studi di Trieste; un esperto di questioni amministrative designato dall’Assessore regionale alle Autonomie Locali;  il Difensore civico comunale o, in mancanza, il Difensore civico regionale; il Segretario Generale.

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