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L’ovovia non cala la CO2

19 Maggio 2023

Il comitato No ovovia ha svolto un’ accurata analisi dei documenti recentemente presentati dal Comune di Trieste e dai suoi consulenti per giustificare la richiesta di deroga al divieto di costruzione di un impianto a fune in un bosco Natura 2000. L’analisi del comitato No ovovia ha l’obiettivo di contestare l’asserito grande vantaggio dell’opera in...

Il comitato No ovovia ha svolto un’ accurata analisi dei documenti recentemente presentati dal Comune di Trieste e dai suoi consulenti per giustificare la richiesta di deroga al divieto di costruzione di un impianto a fune in un bosco Natura 2000. L’analisi del comitato No ovovia ha l’obiettivo di contestare l’asserito grande vantaggio dell’opera in termini di riduzioni di emissioni di CO2 e quindi ci siamo concentrati sulle argomentazioni riportate nella documentazione presentata a questo scopo. Partendo dai dati del Comune abbiamo contestato alcune scelte, assolutamente irrealistiche e non documentate, e siamo riusciti a dimostrare, utilizzando norme ISO internazionali e dati scientificamente validi,  che Il progetto non avrà nessun impatto significativo sulla salute delle persone né contribuirà in modo sostanziale alla riduzione delle emissioni di CO2. Al contrario, dai nostri calcoli che tengono conto dell’impatto dell’opera nella fase di costruzione, di uso e di smantellamento e rivede i parametri di emissione di CO2 per km, addirittura non solo il risparmio di emissioni non esiste, ma addirittura la cabinovia, se realizzata, emetterebbe C02 maggiore rispetto alla situazione attuale. Inoltre il recente documento dell’Arpa fvg conferma i nostri calcoli e trae le nostre medesime conclusioni.

Qui la presentazione che sinterizza l’analisi

 

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